Reproducimos a continuación la declaración de nuestras compañeras de Dipende Da noi Donne (Italia) que han lanzado la Campaña: "Derecho a la elección, autodeterminación para todas las mujeres".
Protagonismo. Prendiamo
l’iniziativa. Dobbiamo essere noi, ciascuna in prima persona, a volgere lo
sguardo verso le altre donne e unirci affinché nessuna sia lasciata sola. Non
possiamo attendere o sperare che un aiuto venga dalla politica poiché questa è
intrisa fin dalla sua origine dalle logiche patriarcali e maschiliste: nessuna
legge contro lo stalking,
nessun pacchetto sicurezza o convenzione internazionale basterà a difenderci.
Si tratta di cambiare le relazioni umane e cioè di smettere di accettare e
giustificare la possessività, la gelosia, la violenza e impegnarsi invece ad
essere protagoniste di relazioni rispettose e veramente benefiche siano esse di
solidarietà, di sorellanza, di amicizia o di amore.
Campagna “Diritto alla
scelta, autodeterminazione per tutte le donne”
Dipende
Da noi Donne lancia una campagna per il diritto alla scelta.
Il
primo tema è dedicato alla solidarietà fra donne contro la violenza mentre il
prossimo tema della campagna sarà dedicato ad affermare e difendere il diritto
alla scelta in relazione alla sessualità e alla legge 194.
Sul
sito saranno pubblicate le iniziative locali organizzate dai gruppi o
collettivi nati attorno all’appello “Libertà, dignità, rispetto: dipende da noi
donne”, ti invitiamo a partecipare, se desideri collaborare o avere maggiori
informazioni contattaci all'indirizzo mail pubblicato nella home page.
Uniamoci contro la violenza sulle donne
Libertà. Tante
volte nella nostra vita sentiamo crescere dentro di noi la voglia di essere più
indipendenti, più felici, più realizzate, più libere. A volte però a questo
desiderio si contrappone la stanchezza o la rassegnazione. Non riusciamo ad
intravedere una strada praticabile per poter vivere meglio. Altre volte prevale
il coraggio e così tentiamo di fare un passo in avanti, troppo spesso da sole,
e allora ci ostacola la voce grossa di un padre, la mano violenta di un marito,
la gelosia della persona che dice di amarci, le parole offensive e mortificanti
di uno sconosciuto per strada, le leggi degli stati che ci dicono quello che
dobbiamo e quello che non dobbiamo fare. C’è un gran parlare di femminicidio ma
nessun giornale o telegiornale ha mai dato una spiegazione delle ragioni più
profonde di questo crimine efferato e generalizzato nel mondo. Dalle offese
alle botte, dallo stupro all’assassinio: è la vendetta del patriarcato contro
l’affermazione e l’autodeterminazione delle donne.
Solidarietà. Possiamo affrontare la
paura e il dolore, possiamo imparare a difenderci se non ci consideriamo in
primo luogo vittime di violenza. Ciascuna di noi può essere, se lo sceglie,
principio attivo di miglioramento della propria vita e di quella delle altre
donne. L’affermazione di una vita migliore per ciascuna è una strada da
percorrere insieme: è un cammino di solidarietà e cioè di conoscenza, di
dialogo, di sostegno, di mutuo aiuto e di autodifesa in ogni luogo dove
trascorriamo il nostro tempo, dagli uffici alle scuole, dai parchi alle case e
ai quartieri dove abitiamo.